Un po’ di storia...
Essaouira, chiamata con ragione la perla del Atlantico, e una piccola cittadina situata alla stessa latitudine di
Marrakech in mezzo a Sati e Agadir. v. mappa del Marrocco
Dal primo secolo avanti Cristo, una colonia si e installata sulle isole Purpuraines, richiamato dalle acque ricche
di murex , un mollusco che i romani aprezarano molto per la sua polpa.
Nel quindicesimo secolo il Potogallo fecero la prima fortificazione. Cosi la città prese il nome di Mogador.
Nel 18esimo secolo, dei Mendicanti venuti dal Europa vennero a instalarsi facendo conoscere alla città una meritabile anno doro.
Il sultano di allora Sidi Mohamed ber Abdallah decide di fare la città una delle più importanti del Regno.
Monarchia chiara e tollerante, accoglie anche una importante comunità ebrei che porterà una contribuzione al buon essere della città.
Mogador diventerà il primo porto del Marrocco girato verso il commercio con il mondo non islamico e nello
stesso tempo un punto d’arrivo delle carovane piene di ricchezze del’Africa risalendo da Tombouctou.
Il piano urbanistico viene confidato al Architetto Francese Thèodore Cornut,discepolo di Vauban che donerà alla città il suo aspetto di oggi.
Costruendo delle rampe e tracciando delle vie dritte e larghe con dei incroci in angolo dritto.
Pertanto la fine del epoca delle grandi carovane il sviluppo di Casablanca la sua grande sorella del nord nel
corso del secolo seguente perde pian piano la sua importanze.
Soltanto nel ventesimo secolo dopo la indipendenza, la ribattezzarono Essaouira” la bella disegnata “ diventando
un piccolo porto di pesca.
Pertanto negli anni 70 i ippi la riscoprano e diventerà una destinazione alla moda, che gli pop star del epoca
come Jimmi Hendrix e Cat Stevens amavano villeggiare fascinato dalle decorazioni naturali il regista Orson Welles che girò il celebre Otello.
Dai nostri giorni Essaouira classificato dal Unesco patrimonio umanitario e diventato una meta obbligatoria
di un viaggio nel Marrocco. Il suo clima e anche la ospitalità naturale degli abitanti la fanno diventare ancora più accogliente per i turisti.
La Medina
E uguale per quale porta monumentale vi interessate, Bab Sbâa, Bab Marrakech ho Bab Doukhala,
vi fonderete in mezzo a una folla amata e gioiosa seguendo le loro occupazione. Qui non ci sono veicoli a motore,
tutto si trasporta con delle carrette che delle volte vengono tirate anche da un mulo. Quello che colpisce i visitatori
a prima vista, sono i muri bianchi delle case e il colore blu delle isole mediterraneo.
Grazie alle sue vie principali rettilineo e i suoi incroci perpendicolari, e facile orientarsi anche se vi siete smarriti
nelle tanti vie, arrivate comunque a una via principale.
Da non perdere e il mercato con i suoi tanti venditori di legumi, condimenti, macellai che mostrano le loro carni
e tanto pesce. Una boccata d’aria fresca e garantita salendo sul monte Sqala, posto forte della città di fronte
a l’oceano, e potete ammirare una magnifica batteria di cannoni puntati verso il mare.
Proseguendo la via arrivate alla piazza Moulay Hassan piena d’alberi e di café accoglienti dove potete gustarvi
un tè alla menta, osservando i viali e le vie di Souiris che affascino particolarmente il luogo.
Un po’ più lontano, passando la porta della Marina, arriverete al porto dove si ammucchiano le casse di pesce
e dove potete visitare il cantiere navale dove si costruiscono i peschereccio ancora di maniera artigiano.
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Artigiano
In mezzo alla comunità ebrea si trovano numerosi fabbricanti di gioielli, che però stanno per sparire pian piano.
Pertanto si trovano ancora dei negozi che vendono soprattutto dei articoli in argento.
Il intarsio e la attività più diffusa di Essaouira. Troverete delle meraviglie fabbricate in legno di Thuya, incrostate
con altra legna come quelle del limone e l’etano, che producano delle porte per armadio ho scrivanie passando
a fianco alle magnifiche tavole rotonde e i sgabelli. Il odore più caratteristico della medina e quello che porterete
nei vostri ricordi delle vacanze, e giustamente quel odore del legno lavorato, visitando tanti di quei negozi che
lavorano il legno.
Troverete anche gli articoli caratteristici del Marrocco come per esempio, tappeti, coperte, articoli in ferro e cuoio,
oggetti in terracotta e ceramica. Certi oggetti vengano fabbricati al posto come per esempio le lampade ho i vasi
decorati di Henna e gli in strumenti di musica (djembés, guembris).
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La pittura
Nel passato, Essaouira era sempre attirata dai poeti, artisti, creatori e l’arte contemporanea e soprattutto i
pittori ano trovato sempre una terra favorevole. Si può parlare proprio di una scuola Essaouira, mischiato
d’arte semplice e contemporanea, spingendo l’ispiratore nella cultura.una meritabile scuola d’artisti che faceva
parte il famoso artista Mohamed Tabal. Al inizio senza nessuna formazione accademica, gli e venuta una idea,
di liberare tutta la sua forza creativa su un telo producendo la sua opera forte e autentica.
Oggi giorno riconosciuto la sua arte, viene esposta nel mondo intero.
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La musica
Essaouira e celebre per la sua musica gnaoua, di origine Africana. Gli musicisti suonano su dei in strumenti a
percussione (djembés), a corda (guembris) e i ballerini posseduti dal ritmo fino al trance, usando gli krakeb.
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La spiaggia
E splendida. Larga e lunga oltre la vista e molto frequentata. Di mattina gli Jogger e pomeriggio dalle famiglie e
di sera i giocatori di palla a volo. La rada di Essaouira protegge dalle grandi onde del largo per la isole di
Mogador, e il paradiso per gli amatori di surf a vela che grazie ai venti costanti spesso forti, posano divertirsi con lo sfondo bianco della città
Per gli amatori del surf la costa offre qualche struttura come Sidi Kaoki ho Moulay Bouzarktoun, situati uno al
sud e l’altro al nord di Essaouira.
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La regione d’Essaouira
Alla uscita della città, a 2km sulla strada di Marrakech, fate una fermata a belvedere. Dove strapiomba la città
e vedrete un magnifico panorama. Dopo traverserete una foresta di Thuyas, Etamaris, Eucalipto e soprattutto
Argoniers, l’albero che e solo a quel posto, che da un frutto di qui si estrae l’olio d’argon al gusto della nocciuola.
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